Numidio Lab

E’ possibile reinventarsi e lavorare con la propria passione?

Al giorno d’oggi sempre più persone si sentono davanti ad un bivio: la necessità di cambiare lavoro, di reinventarsi e quindi di capire cosa fare nel loro futuro lavorativo non solo per poter avere una sicurezza economica ma soprattutto per potersi dire alla fine della giornata soddisfatti e appagati di ciò che si è fatto.

Non importa che questa necessità sia di ordine pratico, come la fine del lavoro precedente o di

ordine interiore. Ossia ciò che abbiamo fatto fino a quel momento è diventato un supplizio senza senso eccetto che per lo stipendio e anche quello forse non ne vale la pena perché si inizia a somatizzare l’infelicità e l’insoddisfazione e a perdere l’entusiasmo per le cose.

Di qualunque natura sia questa necessità la domanda che ci si pone in questi casi  è comune a tutti noi “Cosa posso fare ora?”

A questo punto nella migliore tradizione degli Psicologi  rispondo con un’altra domanda “perchè non ripartire dalle proprie passioni? E’ Possibile?”

In quest’articolo useremo il termine passione perché è quello più comunemente usato ma forse sarebbe più corretto utilizzare il termine talento ossia una capacità innata e personale che non ci comporta sforzo ma che ci risulta facile e naturale.

Su cosa dobbiamo focalizzare la nostra attenzione?

Molto spesso, e ancora di più quando si sono persi i punti di riferimento e ci si sente spersi, si è spinti a fare due cose: concentrarsi su ciò che non si vuole più fare e non su cosa ci piacerebbe e ipotizzare di trovare lavoro sempre nello stesso settore il che equivale a rimanere nella nostra zona di confort. Questo è comprensibile perché anche se non ci piace e non ci appaga più è pur sempre ciò che conosciamo e per questo ci tranquillizza e ci fa sentire più sicuri.

Il primo suggerimento che mi sento di dare è che quello è il momento non di buttarsi a capofitto sulle prime proposte che ci capitano presi dall’ansia ma piuttosto è il momento di stare fermi e prendersi il tempo per riflettere e magari, perché no, sognare anche un po’.

Non sognare ad occhi aperti di fare 6 al superenalotto per risolvere tutti i problemi ma piuttosto per dare respiro a ciò che abbiamo dentro e che forse abbiamo tenuto per troppo tempo in un cantuccio.

Il momento di ascoltare veramente i nostri desideri, le nostre aspirazioni, i nostri talenti e le nostre passioni.

La maggiorparte delle persone quando faccio loro questa proposta mi risponde che sarebbe bellissimo ma che bisogna essere realistici.  Io generalmente a mia volta rispondo che l’unica cosa che fa la differenza è quanto si crede nella possibilità di cambiare e poterlo fare in meglio, più in linea con ciò che siamo veramente.

Che tu ci creda o che non ci creda

comunque avrai ragione

                                    Hanry Ford

Da dove iniziare?

La tua riflessione può partire facendo un’analisi su ciò che le persone che ti circondano ti chiedono più spesso. Mi spiego meglio. Sicuramente ci sarà almeno un argomento su cui le persone ti chiedono consigli e suggerimenti perché  detto molto banalmente tu la sai fare e loro no. Quella cosa molto probabilmente rientra anche nei tuoi interessi e nelle tue passioni. Sai perché dico cosi? Perché generalmente sappiamo fare bene qualcosa quando ci piace e ci interessa altrimenti non saremmo diventati così esperti.

Insegnare agli altri o dare consulenze su questa cosa X potrebbe diventare un lavoro?

Se non ci credi, assolutamente no. Ma se ci credi può essere un meraviglio punto di partenza!

Photo Credit Canva

Se ci credo qual è il passo successivo?

Se credi nella possibilità di fare della tua passione una fonte di guadagno stando più in linea con il tuo io più autentico allora puoi approfondire, studiare, frequentare corsi e seminari e fare domande a chi l’ha già fatto per capire se puoi farlo anche tu e quali risorse nel caso ti mancano e devi recuperare. Per risorse intendo sia a livello di preparazione, di contatti, ed economiche.

In termine tecnico, imparare osservando chi gia ha fatto quell’azione, si chiama Modeling .

Il modeling può essere molto utile e fa risparmiare tempo ed energie a patto però di farlo senza pregiudizio, non pensare cioè che se quel qualcuno è riuscito sicuramente aveva i famosi santi in paradiso o per lui comunque è stato sicuramente più facile. Magari si ma forse non è quello che è successo veramente e possiamo imparare.

Altro ostacolo ad imparare da chi è gia riuscito in quello che vorremmo fare noi è pensare di non avere le carte in regola e di non essere alla sua altezza. Il confronto deve essere costruttivo e stimolante non svilente.

Un’altra obiezione al modeling è se c’è qualcuno da cui imparare significa che non ho avuto una idea originale. Lui è arrivato prima di me. Questo in parte potrebbe essere vero ma quando si fa questa obiezione si scorda una cosa molto importante: Ognuno di noi è unico e può portare questa unicità in tutto ciò che fa. Come lo fai tu non lo può fare nessun’altro! E allora mettiamo in evidenza questo elemento che ci differenzia da tutti gli altri.

E dopo? 

Dopo aver capito su quale nostra passione vogliamo concentrare le enostre energie e i nostri sforzi  devi studiare attentamente il contesto nel quale vuoi inserti, ovvero il settore di riferimento. Gli aspetti che dovrai prendere in considerazione sono vari, come:

  • la sostenibilità del mercato scelto;
  • la domanda;
  • i competitor;
  • la monetizzazione.

Questa analisi ti permetterà di prendere consapevolezza delle opportunità di guadagno, nonché dei rischi in cui potresti incorrere, sviluppando al meglio la tua strategia e i tuoi obiettivi.

Per fare questo dobbiamo condurre uno studio ed una pianificazione molto dettagliata che ci aiuterà a tracciare la strada che percorreremo e a fissarci degli obiettivi ben chiari e soprattutto a raggiungerli. A questo punto di suggerisco di andare a consultare la nostra guida sul Marketing Plan. Sono sicura che ti sarà estremamente utile.

Condividi su:

Autore

Marketing automation per l’e-commerce