Stretching vocale, come risvegliare la voce prima di affrontare una giornata di lavoro
Moltissime professioni, da sempre, richiedono un uso costante della voce. Non è necessario pensare a cantanti ed attori, infatti, per renderci conto che la voce rappresenta uno strumento di lavoro veramente ad ampio raggio e coinvolge praticamente tutti! Penso a figure come gli insegnanti, gli animatori, i ristoratori, i commercianti, i trainer, gli istruttori sportivi, i life coach e… beh, la lista rischia di essere davvero infinita.
Se almeno una volta nella tua vita ti è capitato di sentire un affaticamento vocale, allora questo articolo fa proprio per te!
Oggi voglio parlarti di una pratica sempre più trascurata eppure fondamentale ai fini del corretto mantenimento della tua voce: il riscaldamento!
Riscaldare la voce – Photo Credit Canva Pro
RISCALDARE LA VOCE: A COSA SERVE?
Nonostante siano davvero moltissimi i benefici del riscaldamento sulla nostra voce, moltissimi ne trascurano l’efficacia, spesso nella convinzione che soltanto pratiche artistiche come il canto richiedano corde calde e pronte all’azione.
In realtà, un buon riscaldamento è utile anche ai fini del corretto uso della voce parlata.
Infatti, riscaldare la voce permette di ridurre la tensione muscolare eccessiva, di potenziare il coordinamento delle parti del corpo coinvolte nella fonazione, di ottimizzare l’apporto dei muscoli del torace, della laringe e del tratto vocale.
Inoltre, a lungo andare, riesce perfino ad ampliare la gamma di suoni che possiamo produrre, dato che favorisce un vero e proprio “stiracchiamento” delle corde vocali!
Quando non ci riscaldiamo, il nostro corpo può avvertire come piuttosto brusco il passaggio dal silenzio a un uso prolungato della voce, scatenando di fatto una reazione protettiva: i muscoli della gola, la lingua, il collo e la mandibola tenderanno a “chiudersi”, ad irrigidirsi, portandoci ad avvertire molto presto una sensazione di stanchezza vocale ed aumentando il rischio, nel tempo, di frequenti cali di voce ed afonia.
Così come riscaldiamo il corpo prima di una lunga corsa o di un allenamento intenso, lo stesso dovremmo fare sempre con le nostre corde vocali!
VALENTINA, MI STAI FORSE DICENDO CHE PRIMA DI PARLARE IN PUBBLICO DEVO FARE QUEGLI IMBARAZZANTI VOCALIZZI CHE FATE VOI CANTANTI?
Assolutamente no! Il riscaldamento vocale in senso stretto non ha nulla a che fare con la pratica “canora” dei vocalizzi, anche se mi piace consigliare spesso anche quelli, per migliorare la voce a livello di suono e di timbro!
Il riscaldamento è semplicemente uno “stretching” dei muscoli coinvolti nella fonazione e ci aiuta prevalentemente a ridurre i possibili traumi derivati dall’uso scorretto della voce!
OK, MI HAI CONVINTO! DA DOVE INIZIO?
Ah, vedo che vai dritto al punto! Ottimo! Questa determinazione sarà necessaria per introdurre in modo proficuo e continuativo una nuova, sana, abitudine: quella di riscaldare la tua voce, ottenendo risultati che non avresti mai immaginato
Innanzitutto, sappi che è molto importante anche l’ambiente in cui decidi di riscaldarti. Se la tua stanza è particolarmente fredda e scarsamente umida, cerca di ridurne un po’ la secchezza, magari con un umidificatore dell’ambiente o semplicemente posizionando un panno bagnato sul calorifero acceso.
Se hai bisogno di ulteriori consigli per ottimizzare il microclima del tuo ambiente e mantenere umide le tue mucose, leggi questo mio articolo!
Inoltre, ricorda che è consigliabile (a meno che tu non riesca per altre ragioni) riscaldarti in piedi: ti aiuterà ad avere maggiore controllo. Qualora tu non riesca, fai attenzione a sederti in modo di avere comunque la schiena dritta per non provare eccessiva rigidità muscolare ed accertati, per non sentire costrizioni a livello del tuo diaframma, di avere un abbigliamento comodo.
Una raccomandazione fondamentale prima di passare… “all’azione”: non permettere alla sensazione di stanchezza vocale di bloccare la tua nuova abitudine di riscaldarti.
Proprio nei momenti in cui ti senti più affaticato (a meno che non ti sia stato prescritto il silenzio assoluto) è fondamentale riscaldare la voce. Lo stesso vale in caso di affaticamento legato a reflusso gastroesofageo.
Ed ora, inziamo!
L’Humming – Photo Credit Canva Pro
Ecco una serie di esercizi e pratiche per riscaldare la voce!
1) Visualizzazione e Propriocezione
Inizia dal respiro, preferendo sempre l’inspirazione nasale. Prendendo aria dal naso, cerca di gonfiarti come se avessi un palloncino nella pancia, stando bene attento a non innalzare le spalle e la parte superiore del torace. Espira dalla bocca, cercando di emettere aria calda. Hai mai visto un neonato dormire? Ecco, dovresti imitare quello stesso movimento della pancia, mentre inspiri ed espiri.
Iniziare dal respiro ti aiuterà in così tanti modi che per raccontarteli tutti scriverò un articolo ad hoc sulla respirazione!
Dopo aver completato almeno una serie di 5 inspirazioni e 5 espirazioni, lentamente, poni l’attenzione sul tuo corpo. Dove senti maggiore tensione?
Riprendi a respirare, stavolta immaginando che l’aria che inspiri raggiunga proprio quei punti di tensione, sciogliendoli e dandoti immediato benessere.
Ripeti questo esercizio finché non ne sentirai il beneficio, ricordando sempre di mantenere la mandibola in posizione verticale, ma molto rilassata, evitando di serrare i denti e le labbra. Quasi come se la parte inferiore della tua bocca volesse cadere e staccarsi dal resto del cranio.
2) Stretching
Dopo aver sciolto le tensioni attraverso il respiro, dedica qualche minuto al completamento di alcuni esercizi di stretching dolce del capo, della nuca, delle spalle, dei fianchi e della schiena. Non sottovalutare lo stretching: farà davvero la differenza nel tuo riscaldamento quotidiano.
3) Sbadigli
Inspirando, cerca di sbadigliare. Puoi aiutarti sollevando gli zigomi e introducendo aria sia dal naso che dalla bocca. A volte, ti basterà visualizzare uno sbadiglio per riuscire a riprodurlo. Lo sbadiglio è quel che di più distende il nostro bel diaframma, una sorta di coccola che gli dobbiamo, dato quanto è prezioso! Ripeti questa inspirazione profonda tre o quattro volte.
4) Massaggio della mandibola
Torna a dare attenzione alla mandibola. Con i palmi delle mani, inizia ad applicare sulle guance un massaggio circolare, in senso orario. Mentre ti massaggi, comincia ad emettere una serie di sillabe, una lallazione, tipo “mamama…”. Non concentrarti sulla resa estetica del suono, sentiti a tuo agio.
Ovviamente, non dimenticare di respirare. Inspira ed emetti il suono durante l’espirazione. Mentre pronunci la M cerca di non serrare eccessivamente le labbra. Anzi, prova quasi ad evitare che si tocchino tra di loro, cerca una sensazione di leggera vibrazione.
5) Le consonanti nasali
Avere la capacità di riprodurre suoni nasali è davvero molto importante per diversi esercizi di riscaldamento. Infatti, i suoni nasali permettono di riscaldare la voce e di ampliarne la gamma di colori e frequenze, senza appesantirci troppo.
Non hai un buon controllo della tua voce nasale o non sai come ottenerla? Prova a pensare alla parola “gnomo”. Ora pronunciala più di una volta. Ora soffermati solo sulla prima sillaba, dicendo ad alta voce “gno/gno/gno” in modo ripetuto. Noterai che il suono che esce è proprio nasale. Ora, semplicemente, soffermati sul suono “gn” e tenta di prolungarlo più che puoi.
Esercitati ogni giorno a sviluppare la tua voce nasale, darai molto più corpo alla tua voce parlata (e anche cantata) con poco sforzo.
UNA FILASTROCCA CI VIENE IN AIUTO!
Sono sicura che avrai sicuramente sentito, durante l’infanzia, questa filastrocca:
Ogni melo ha la sua mela,
ogni ragno la sua tela.
Ogni pino ha la sua pigna,
ogni colle ha la sua vigna.
Ogni cigno ha uno stagno,
ogni pugno il suo compagno.
Ogni riccio ha tre castagne
e le scuole le lavagne.
Le filastrocche, così come gli scioglilingua sono ottimi alleati sia del riscaldamento vocale che della dizione, di cui parleremo presto (non c’è mica fretta: te lo avevo detto, che il viaggio alla scoperta della voce era appena iniziato!)
Durante il riscaldamento, ripeti ogni frase della filastrocca che ti ho proposto (ovviamente abbinando la frase alla respirazione!) e cerca di focalizzarti sulla ricerca dei tuoi suoni nasali!
Piccolo trucco: i suoni nasali sono utili anche per alleggerire una voce pesante, rendendola più brillante. Per questo, sono veramente utili prima di dover affrontare un discorso in pubblico. Se vuoi “pulire” la voce e rendere più brillante la tua qualità vocale, inspira dal naso e poi emetti una lunga M accompagnata dalla vocale I, continua con la N e la GN, accompagnandole sempre alla vocale I.
In questo modo:
Inspiro, e mentre espiro MMMIIIIIII
Inspiro, e mentre espiro NNNIIIIIIII
Inspiro, e mentre espiro GGNNIIIII
Lo ammetto: le prime volte ascoltare la tua voce nasale sarà un po’ imbarazzante, ma poi trarrai benefici così grandi che non vorrai più smettere!
6) Ancora M?
Sì, sì e ancora sì! La M è una consonante preziosa per il nostro riscaldamento! Continua a riscaldarti emettendo, subito dopo l’inspirazione, una M prolungata (scegli una “nota” in cui ti senti a tuo agio, senza troppo pensare alla “bellezza” del suono). Introduci, subito dopo una A, senza modificare le posizioni della tua lingua e del palato, tentando semplicemente di aprire leggermente la bocca. Ripetilo con la U e con la O. Dovresti sentire una vibrazione prima sulle labbra e poi a livello del massiccio facciale.
7) Non solo M!
Utilizza anche le consonanti L e G accompagnate dalle vocali E, O, U: ti aiuterà a sperimentare una maggiore ampiezza del cavo orofaringeo e anche a migliorare la tua voce se è particolarmente sottile e ti piacerebbe avesse più corpo.
8) 1, 2, 3, 4, 5, 10…100!
Se stai per affrontare un lungo discorso in pubblico, oppure una lezione particolarmente stressante, non c’è nulla di meglio per la voce parlata di… contare da 1 a 100! Facile, no? Sì, ma dovrai farlo tenendo la bocca chiusa! No, non sono impazzita! Cerca di contare da uno a 100 mantenendo chiuse le tue labbra, avendo cura di non serrarle affatto. Mentre tenti di pronunciare i numeri, articola le sillabe più che puoi aiutandoti con la lingua. Lo so: sembrerà che stai imitando una mucca, ma non sai che benefici, sia a livello di articolazione, che di scioglimento della lingua, che di volume! Se non ci credi, prova a contare da 1 a 10 prima di aver svolto questo esercizio, poi svolgilo cercando di muovere bene la lingua e poi riprova a contare normalmente da 1 a 10!
Eccoci qui, alla fine di questa breve sessione di stretching vocale che spero tanto ti sia stata utile!
Nel prossimo articolo ne approfondirò altri mooolto famosi, quindi tieniti forte!
Ricorda che ognuno ha il suo set “preferito” di esercizi vocali, dunque non ti limitare a quelli che ti ho proposto: cerca, se non ti senti ancora soddisfatto, il tuo set personale di esercizi, quello che dà la sensazione di benessere migliore possibile!
Se non hai capito bene come svolgere alcuni esercizi e hai bisogno di qualche consiglio più specifico, non esitare a scrivermi!
Ti aiuterò con tutto il cuore… anzi, con tutte le mie casse di risonanza!
AUTRICE
Valentina Rettaroli
Docente di voce artistica e esperta di public speaking